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Sanità privata e RSA: sciopero nazionale il 22 maggio

sindacato del sud
Pubblicato da in generale ·

Le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno proclamato uno sciopero nazionale per il prossimo 22 maggio che coinvolgerà il personale della sanità privata accreditata, compresi i lavoratori delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA).
La mobilitazione nasce dall’esasperazione per la mancata apertura del tavolo contrattuale con le associazioni datoriali Aris e Aiop, che rappresentano le strutture sanitarie private convenzionate. I sindacati denunciano che migliaia di lavoratori sono fermi da anni senza un contratto rinnovato, pur garantendo continuità assistenziale anche durante la pandemia e l’emergenza post-Covid.
Tra le richieste principali:
Adeguamenti salariali in linea con l’inflazione
Migliori condizioni di lavoro per OSS, infermieri e fisioterapisti
Riconoscimento della dignità professionale degli operatori del settore
Le sigle annunciano anche presidi e manifestazioni in varie città italiane per sensibilizzare l’opinione pubblica e sollecitare l’intervento delle istituzioni.


Sanità in stallo: 580mila lavoratori senza contratto per colpa delle divisioni sindacali

sindacato del sud
Pubblicato da in generale ·

Dopo sette mesi di trattative, il rinnovo del contratto nazionale 2022-2024 per oltre 580mila lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale è bloccato. La proposta prevedeva un aumento lordo di 172 euro mensili e altre misure, ma la mancata firma da parte di CGIL, UIL e Nursing Up ha impedito il raggiungimento della maggioranza necessaria. Il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, ha espresso delusione per il mancato accordo, sottolineando che la bozza proposta introduceva risorse e innovazioni per migliorare le condizioni di lavoro. Il fallimento della trattativa apre ora a uno scenario di incertezza, con tempi più lunghi per un eventuale nuovo accordo.


730 precompilato fai da te. Conviene? No, ecco perché

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Pubblicato da in agenzia delle entrate ·


Perché è meglio non utilizzare la precompilata fai da te e chiedere la consulenza ?

Quindi la domanda è sempre la stessa: Conviene? “No –  non sempre. Conviene sempre aprire il 730 e dare un'occhiata alle spese, spesso non tutte le spese sanitarie sono state trasferite dal Sistema Tessera Sanitaria ad Agenzia delle entrate per la predisposizione del 730 per cui vi sono spese non comprese fra quelle indicate nella precompilata. Per esempio spesere relative a protesi dentarie il cui costo non è compreso nella fattura del dentista oppure protesi ortopediche. Acquisti presso le parafarmacie o supermercati di farmaci senza prescrizione medica, test di autodiagnosi vari, apparecchi aerosol o per la misurazione della pressione, dispositivi medici con marcatura CE. Non risultano nella precompilata quelle spese mediche per le quali il cittadino si è opposto all’invio dei dati all’Agenzia, talvolta a sua insaputa, sottoscrivendo una dichiarazione all’atto dell’acquisto o dell’erogazione della prestazione sanitaria. Tutte le spese sanitarie sostenute all’estero, in particolare quelle relative a cure dentistiche. In ultimo, le spese mediche generiche, sostenute da persone con disabilità accertata, sono indicate nella precompilata come spese detraibili ma il cittadino potrebbe avere convenienza invece a dedurle dal proprio reddito”.

Spesso non si trovano all'interno le spese relative al canone di affitto della casa di Abitazione e cosi altre voci. Altre volte non sono indicati correttamente i periodi effettivi di lavoro. Conviene sempre dare un'occhiata al 730 e decidere se accettare quello precompilato o procedere con le modifiche. ALI SINDACATO garantisce la massima professionialità e preparazione in merito.



Assegno Unico, il rinnovo è automatico: Basta aggiornare l’ISEE

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Pubblicato da in inps ·



L’Assegno Unico Universale (AUU), previsto dal decreto legislativo n. 230 del 29 dicembre 2021, viene erogato automaticamente anche nel 2025 a chi ne ha già beneficiato in passato. Se negli archivi dell’INPS la domanda risulta ancora in stato “accolta”, non è necessario presentare una nuova richiesta.
A rciordarlo è l’INPS, con circolare n. 33 del 4 febbraio 2025.
Questa misura si basa sul principio di semplificazione e automatizzazione delle prestazioni. Tuttavia, i beneficiari devono comunicare eventuali variazioni, come la nascita di un nuovo figlio o il raggiungimento della maggiore età di un figlio già presente nella domanda, per continuare a ricevere l’AUU.
Affinché la domanda rimanga valida, essa non deve essere decaduta, revocata, rinunciata o respinta.
Necessità di aggiornare l’ISEE per il 2025
Per determinare l’importo dell’AUU in base all’ISEE aggiornato, è necessario presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il 2025. In assenza di un ISEE valido, l’assegno sarà erogato a partire da marzo 2025 con l’importo minimo previsto dalla normativa.
Se la DSU viene presentata entro il 30 giugno 2025, eventuali differenze sugli importi saranno ricalcolate retroattivamente da marzo, con pagamento degli arretrati.
Per semplificare la procedura, l’ISEE può essere ottenuto più rapidamente tramite il “Portale unico ISEE” o con la DSU precompilata, disponibile anche sull’APP “INPS Mobile”.
Aggiornamento degli importi e delle soglie ISEE per il 2025
Il decreto legislativo n. 230/2021 prevede che l’AUU e le soglie ISEE siano adeguati annualmente in base all’aumento del costo della vita. Per il 2025, l’ISTAT ha calcolato un incremento dello 0,8%, e quindi gli importi e le maggiorazioni saranno adeguati di conseguenza, come indicato nell’Allegato n. 1 della circolare.
L’importo dell’AUU è calcolato considerando l’ISEE del nucleo familiare e rapportandolo alla scala di equivalenza, secondo la normativa vigente.
Maggiorazioni previste per il 2025
Oltre agli importi aggiornati, sono confermate alcune maggiorazioni specifiche:
  • Maggiorazione transitoria (gennaio e febbraio 2025): per i nuclei con ISEE fino a 25.000 euro che nel 2021 ricevevano l’Assegno al Nucleo Familiare (ANF), è prevista una compensazione per eventuali riduzioni dell’AUU rispetto al regime precedente.
  • Figli di età inferiore a un anno: l’importo dell’AUU sarà aumentato del 50% fino al primo anno di vita del bambino.
  • Nuclei con almeno tre figli e ISEE fino a 45.939,56 euro: per i figli tra uno e tre anni, l’AUU sarà aumentato del 50%.
  • Nuclei con almeno quattro figli a carico: sarà aggiunta una maggiorazione forfettaria di 150 euro.
L’adeguamento degli importi sarà applicato a partire da marzo 2025 per la mensilità di gennaio. L’AUU di febbraio 2025 sarà erogato con i nuovi valori indicati nell’Allegato n. 1 della circolare.


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